Grande successo del Forum per i 15 anni di Fondimpresa: milestone per la trasformazione dei saperi

Conclusa il 19 settembre scorso e dedicata a Il futuro del sapere, aziende e lavoratori nella trasformazione, questa “festa” per i 15 anni di Fondimpresa è diventata una pietra miliare e uno dei momenti più intensi in una storia di cambiamento, e consapevolezza, ma soprattutto di formazione, che ormai coinvolge 4,6 milioni di persone e 200mila aziende. Confronti e interventi di eccezionale valore hanno seminato su varie tracce e continueranno a dare frutti nei prossimi anni:

«La spinta forte all’innovazione oggi si traduce non solo nei profili professionali, ma in un’innovazione dei sistemi con cui si affrontano i percorsi formativi»; così Bruno Scuotto, Presidente di Fondimpresa, che il 19 settembre scorso ha sintetizzato la sfida di questa due giorni in un gremito Auditorium della Tecnica a Roma, sollecitando nuovi scenari istituzionali: «L’Unione Europea dovrebbe prevedere l’abolizione del concetto di aiuto di Stato se riferito a percorsi di formazione»  destinati e fruiti da lavoratrici e lavoratori per essere attivi e dinamici in un mercato del lavoro sempre più aperto e rapido. Per Massimo Cestaro, vicepresidente di Fondimpresa: La forza di Fondimpresa è quella di mettere in rete le intelligenze presenti nel mondo del lavoro.

Vincenzo Boccia, Presidente di Confindustria: La priorità che condividiamo con Cgil, Cisl, Uil, è ridurre le diseguaglianze sociali ed economiche. La formazione gioca un ruolo fondamentale per raggiungere questo obiettivo e su cui serve investire.

Annamaria Furlan, Segretario Generale CISL: Abbiamo visto di finanziaria in finanziaria tagliate le risorse per la formazione. Questo è stato un errore grave. Speriamo che ora le cose cnti ambino! …Occorre più rispetto per i fondi interprofessionali che garantiscono la conoscenza e la diffusione della cultura del lavoro.

Alec J. Ross, autore di Il nostro futuro. Come affrontare il mondo dei prossimi vent’anni, esperto di politica tecnologica americana, è stato Senior Advisor di Hillary Clinton per la durata del suo mandato come Segretario di Stato ha dato vita a un intenso confronti proiettando scenari con cui ognuno che si occupi di formazione e in particolare di formazione dei lavoratori deve fare i conti. Ha tenuto fede al suo ruolo di promotore di un uso innovativo e intelligente della tecnologia, soprattutto nell’ambito delle questioni internazionali – conflitti, povertà, sviluppo, facendo leva su potenti input. Eccone alcuni: il 90% dei dati prodotti sulla terra sono stati creati negli ultimi due anni.  Dieci le competenze chiave per il mondo di domani; prime sono il pensiero analitico e l’innovazione, la capacità di apprendimento e la creatività collegata all’iniziativa.

Danilo Iervolino, Presidente di UniMercatorum e di UniPegaso: Oggi si crede che si debba scegliere tra studio e lavoro.  Grazie all’università telematica questo non avviene. Abbiamo cambiato il mondo della formazione. Ha parlato anche di democratizzazione del sapere.

Comau Group con Enzo Fregnan ha coinvolto i partecipanti in un contest tecnologico nella programmazione, protagonisti l’esoscheletro e i robot e.DO.

Edo Narduzzi, AD  Mashfrog, ha parlato di “impresa sapiens”, l’impresa intelligente che sa integrare tecnologia capace di autoapprendimento nelle proprie traiettorie strategiche.

Marcello Lunelli  Negli ultimi 10 anni ci siamo salvati perché abbiamo capito che il Made in Italy, il buono bello e bèn fatto, era la nostra forza.

Alberto Negri, Aldo Bonomi e Chiara Proietti Silvestri hanno parlato di geopolitica, capitalismo di territorio e transizione energetica.

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